Negli ultimi anni si è parlato molto del cosiddetto “metodo Rick Simpson”, un trattamento sperimentale che prevede l’assunzione di olio di cannabis per un periodo di novanta giorni dopo la diagnosi di cancro.
Si tratta di un trattamento che ha attirato molta attenzione, ma anche numerose critiche, soprattutto per la presenza di THC, la sostanza psicoattiva della cannabis che può influire sulla vita quotidiana e sul benessere di chi la assume.
Chi è Rick Simpson?

Rick Simpson è un canadese che, dopo la propria esperienza personale, ha iniziato a promuovere un protocollo intensivo a base di olio di cannabis. La sua proposta prevede di assumere fino a 60 grammi di olio in tre mesi, con dosaggi che aumentano progressivamente: si parte con una goccia tre volte al giorno, per poi salire gradualmente.
Sebbene ci siano studi che suggeriscono un possibile ruolo della cannabis nel sostegno alle terapie oncologiche, la medicina ufficiale resta prudente nei confronti di questo approccio. Nonostante ciò, molte persone continuano a sperimentarlo.
Cannabinolo: un potenziale terapeutico contro diversi tipi di tumore
Studi scientifici recenti hanno evidenziato l’efficacia del cannabinolo (CBN) nel contrastare la proliferazione cellulare e nell’indurre l’apoptosi in diverse linee cellulari tumorali, tra cui glioblastoma, carcinoma epatico e tumore mammario. Una tesi di laurea della University of Lethbridge ha documentato che il CBN inibisce la crescita cellulare in modo dose- e tempo-dipendente, regolando l’espressione di recettori come CB2, GPR55 e GPR18, e riducendo i livelli di ERK1/2 e AKT fosforilati. Inoltre, il CBN induce l’apoptosi attraverso la downregolazione di p21 e p27 e arresta il ciclo cellulare nelle fasi G1 o S, riducendo i livelli di ciclina E1, CDK1 e CDK2. Questi risultati supportano il potenziale terapeutico del CBN nella lotta contro alcuni tipi di cancro.
L’olio di CBN®: una valida alternativa
La principale difficoltà del metodo Simpson riguarda il THC, responsabile degli effetti psicoattivi. È proprio qui che entra in gioco l’olio di CBN® con formula Special Gold CBD Full Spectrum®: grazie al naturale processo di trasformazione, il THC viene convertito in CBN, una molecola non psicoattiva.
Il risultato è un olio che mantiene tutti i fitocomposti della pianta di cannabis, ma senza alterare le facoltà mentali o la qualità della vita quotidiana.
Maggiore tollerabilità e libertà di utilizzo
A differenza dell’olio ricco di THC, che richiede estrema cautela nel dosaggio, l’olio di CBN® consente un’assunzione più agevole e graduale. Ciò significa meno rischi, minore impatto psicoattivo e la possibilità di aumentare più rapidamente il numero di gocce, rendendolo più adatto a trattamenti intensivi.
Rispetto al semplice olio di CBD, inoltre, l’olio di CBN® con formula Special Gold CBD Full Spectrum® è più completo: racchiude l’intero spettro dei componenti naturali della cannabis, offrendo un profilo più ricco e bilanciato.

Trattamento con olio di CBN®
Una boccetta di olio CBN® Special Gold CBD Full Spectrum® al 25% contiene circa 3 grammi di estratto puro di cannabis. Per seguire un percorso simile a quello del metodo Simpson, sono necessarie circa 20 boccette.
A differenza dell’olio con THC, non è necessaria una fase di aumento graduale: l’olio di CBN® può essere assunto in maniera più semplice e regolare. In media, una boccetta da 10 ml può essere terminata in tre giorni, il che permetterebbe di concludere il trattamento anche in sessanta giorni. Tuttavia, molti utenti preferiscono distribuire l’assunzione su un periodo di novanta giorni, in linea con la durata originaria del protocollo Simpson.
Importante: consultare sempre il medico
Se stai assumendo farmaci, è fondamentale parlarne prima con il tuo medico. In particolare, l’olio di CBN® Special Gold CBD Full Spectrum® può interagire con alcuni trattamenti come antiepilettici, beta-bloccanti, prednisone e anticoagulanti. In caso di dubbio, meglio sempre chiedere consiglio al proprio medico di fiducia.